12 settembre 2007

Profilo dei corsisti: Fabio Petruzzi

In un caffé parigino, tempo fa, si parlava:
“Se vuoi capire tanto di una persona il più velocemente possibile, chiedigli qual è il suo film preferito…”.

L’osservazione (di cui vi risparmio - per puro spirito umanitario - antecedenti, contesti e presupposti) non era malaccio…però…mi sono fulmineamente ricordato di sbadigli e sguardi tra lo scettico e il sufficiente di chi ascoltava la mia veemente visione di Matrix come di una potente metafora buddhista della realtà… vedendoci invece (sigh) solo un filmetto di bulli e pupe fantascientifici in latex… e allora, potrebbe quasi quasi venirmi la tentazione di sorvolare con leggiadria e noncuranza su questa insolita forma di presentazione.

Del resto solitamente ci si fa avanti procedendo all’indietro, snocciolando studi, lavori e percorsi fatti ma…se vi dicessi che sono psicologo-quasi psicoterapeuta che ha fatto il formatore (e aspira anche a rifarlo) attualmente in prestito alla vendita di spazi pubblicitari…davvero vi direbbe qualcosa, oltre a un iniziale sospetto di schizofrenia? Sospetto che poi rischierebbe pericolosamente di acquistare consistenza una volta confessata la variegata miscellanea di esperienze ed interessi: perché mai si dovrebbe viaggiare tra yoga, arti marziali, canto armonico, pnl, disegno, corsa, meditazione, medicine naturali, teatro, scrittura?

Mentre una vocina mi rimembra ancora Matrix, mi dico che potrei optare allora per l’abbastanza diffusa e alternativa metodologia della catapulta: ti parlo di me dicendoti in che direzione vorrei lanciarmi. Non chi sono stato fino ad ora, ma chi voglio essere da oggi.

Ma è comunque una presentazione temporale e, si sa, panta rei e nulla è per sempre.
Deciso.
Scelgo di andare al sodo e quindi, anche se mi han chiesto di stare sulle 3000 battute, non ve le farò tutte: non vorrei distrarvi facendovi sbellicare troppo dalle risate (attenti, me ne rimangono ancora 2999)

Opto per la linea più gustosa: raccontare di me dicendovi cosa mi piace e cosa, invece, proprio no.
Innanzitutto adoro la Bellezza, l’Energia, il Colore.
Quasi superfluo indicare l’Amore per il Viaggio, ma senz’altro indicativo quello per la Montagna, con la sua aria viva, elettrica, frizzante, per il Cielo di Stelle che richiama ogni volta un inchino interiore, per la forza passionale e trascinante di un Fuoco danzante in un falò.

E poi il Mistero, i Simboli, lo Spirito e l’Anima Mundi…che il mio cuore sembra inseguire da sempre.

Ecco, in questo ci sono io.
Le cose che non mi piacciono invece - che strano - ora proprio non mi vengono in mente.

Ricordo soltanto che non sopporto quasi mai sentir dire “non si può fare”…
Solitamente, a questo rispondo con un antico detto cinese, uno dei miei aforismi preferiti:

“Chi crede che non sia possibile, non dovrebbe disturbare chi lo sta facendo”
Ah! E non amo nemmeno troppo chi mi chiede, un po’ maliziosamente e supponentemente,
cosa voglio fare, allora, da grande.
Semplice. L’ho già ripetuto tante volte.
L’Astronauta.
O il Pompiere. Come Grisù.

Fabio

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