18 settembre 2007

Profilo dei corsisti: Paola Silvano

Sono Paola, corsista ritardataria e transfuga dal corso di marzo che non sono riuscita a frequentare per divergenze insanabili con Fastweb.
Corteggio la scrittura da quando sono bambina; tutti i miei insegnanti, dalle elementari all'università, sono sempre stati concordi su questo punto: ho sempre scritto bene.
Al liceo ero in grado di svolgere due temi diversi nelle quattro ore canoniche assegnate per il compito in classe, uno per me e uno per il compagno in panne davanti alla pagina bianca; a volte su due argomenti diversi ma se era il caso anche sullo stesso argomento…con contenuti completamente differenti, si capisce, altrimenti il professore avrebbe mangiato la foglia!
Negli anni ho scritto interventi, lettere, discorsi, prolusioni e articoli per parenti e amici a corto di idee ma la scrittura non è mai diventata il mio mestiere perché il desiderio di comunicare è sempre stato minato da un segreto tarlo: a chi può interessare quello che ho da dire?
Ma oggi il desiderio di descrivere, di capire, di spiegare attraverso la scrittura si è fatto più forte e insopprimibile; in questo ultimo anno ho curato una sezione per un convegno su” treno e cinema”, prodotto due sceneggiature, iniziato un lavoro sul teatro dialettale del ponente ligure, scritto i testi di tre spettacoli di cui due per la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e la voce recitante di Pamela Villoresi, in cui parole e musica si uniscono per portare più lontano le emozioni.
Tutto questo mi ha ridato coraggio e rinnovato il desiderio di approfondire e di imparare, nella certezza che dopotutto a qualcuno interessa davvero quello che ho da dire.
Dunque sono pronta ad apprendere nuove tecniche ed accogliere nuovi orizzonti di scrittura insieme a tutti voi.
Ho 51 anni, tre figli grandi, molteplici lavori alle spalle e un corso di laurea al Dams in via di conclusione…cosa dite, sarò fuori tempo massimo?
A prestissimo
Paola Silvano

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tempo é sempre e soltanto uno solo per tutti noi: questo.
La scrittura é libera ed espressiva come la voce.
A ciascuno la sua.
Conta ciò che si dice.
Conta come lo si dice.
A volte il come diventa un cosa e viceversa.
Ma il tempo é sempre soltanto uno solo ed é sempre nostro, se non ce lo lasciamo scappare.