PROFILO di CHIARA GOBBO
“Essere… o non essere. E’ il problema.”
Ma non ne farei una questione così esistenziale, resterei più sulla questione dell’essere o non essere come definizione o auto-definizione del sé. Questione assai complessa se presa con la dovuta attenzione. Definire. Ovvero tracciare un immaginario recinto entro il quale inserire le nostre caratteristiche: tutto quanto serve a indicare a chi ci legge chi siamo, come siamo, cosa facciamo … escludendo, ponendo automaticamente fuori da quell’immaginario recinto tutto ciò che non elenchiamo. “E qui è l’incaglio”: quando mai saremo sicuri di aver messo dentro tutto, di non aver scordato nulla, nessuna sfumatura di noi stessi?
Questione irrisolvibile che apre numerose altre vie di interrogazione. Forse sarebbe più indicato mettere insieme tutte le opinioni di tutte le persone che sono entrate ed entrano in contatto con noi: avremo una panoramica soggettiva ma esaustiva di chi siamo, nel bene e nel male. Ma non siamo forse noi i migliori conoscitori di noi stessi? Inoltre noi siamo mutevoli, come l’orizzonte… si sposta, si allarga o si restringe ad ogni passo… impossibile definire un individuo. Forse bisogna ricorrere ad una fredda scheda, semplice, chiara, obiettiva, sintetica.
Chiara Gobbo
Coniugata e innamorata
Una figlia (Margherita, 18 mesi, bellissima)
In gravidanza (6a settimana)
Diploma di ragioneria
Laurea in filosofia
Varie esperienze lavorative secondo il principio che tutto serve
In eterna ricerca di tempo per fare tutto, di più e meglio
1000 sogni realizzabili da realizzare, se il Tempo me ne darà il tempo
Gran voglia di guadagnare scrivendo… anzi: grande desiderio di diventare sfacciatamente ricca, realizzata e felice, scrivendo…
… ovviamente senza nulla togliere all’amore che provo per la scrittura (degli altri) e all’inesprimibile riconoscenza che sento nei confronti della parola scritta (da me)
per tutte le volte che mi ha salvato il “lato B”…
per l’insospettabile lato dolce della mia personalità che riesce ad esprimere,
per la poesia che aggiunge ai miei pensieri,
per la concretezza che dona alle mie riflessioni,
per l’ammirazione e la simpatia che mi fa ottenere,
per la sua capacità di rendermi chiara, pratica e concludente.
Ho molte aspettative nei confronti di questo corso, consapevole comunque del fatto che altro non è che uno strumento e, come ogni strumento, per sua essenza, da solo non può fare nulla.
“La differenza tra un giardino e un deserto non è l’acqua, ma l’uomo”.
15 gennaio 2008
Profilo dei corsisti: Chiara Gobbo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento