15 gennaio 2008

Profilo dei corsisti: Matteo Ravera

-Chi sono?-
Bella domanda, presentarsi attraverso il linguaggio scrittorio è un grande inganno.
Le componenti personali sono variegate e mutevoli, sono l’oggi nel quale si scrive, sono le sensazioni di un singolo momento, uniche, dettate da un isolato istante nel quale pigiando sui tasti o tenendo tra le dita una penna, la mente proietta noi stessi su un foglio.
Avevo un sogno maturato durante i languenti giorni di studio universitario nel quale il puro nozionismo faceva a cazzotti con la mia creatività. Oggi si, adesso ho la voglia di coccolare la fantasia, ho la voglia di mettere nero su bianco un’idea che colpisca chi nel vederla si sente rappresentato da essa o possa indurlo al desiderio di possederla. Io non propongo parole ma significati; non sono le stelle che brillano ma noi che le vediamo brillare, cosi che il cielo diventa la nostra proiezione emo-zionale. Se in una notte d’autunno inondata da luci astrali alziamo la testa non riusciamo a vedere il firmamento, forse è perché siamo appesi al contrario per i piedi.
E’ la prospettiva a volte in disaccordo con i nostri sensi che crea una immagine sorprendente, illusoria, unica. Vivo per adesso nel profondo sud italico, qui il languore è smosso solo dalla frenesia del materialistic-power. Allora perché no, ricercare un sogno attraverso la penna, facendolo diventare un lavoro, uno stile di vita, una passione che oggigiorno può tentare anche chi ha lo spirito poetico nel cuore; ancora meglio sentire profondamente il desiderio di diventare un copywriter.
Una laurea in lettere aiuta a vedere le cose su molte prospettive, ma non da scampo quando si vorrebbe mettere a frutto la propria originalità. Desidero un lavoro nel quale le regole non esistono e nello stesso tempo ci sono tutte per creare un effetto il cui significato è a volte rapido e violento come un lampo riflesso da un diamante o, per contro, come una brezza che magicamente muta in musica lieve.
Questo corso di scrittura professionale è per me un inizio, il primo passo verso la conoscenza di un lavoro nel quale l’impegno non si limita solo al segno grafico o al linguaggio.
Voglio fortissimamente imparare tutto quello che mi servirà in futuro per ottenere quelle competenze che mi occorrono, desidero raggiungere una valida preparazione attraverso questo primo passo.
Io sono Matteo, oggi posso asserire che la mia grande ambizione è di diventare un eccellente copy, questa prima opportunità è un regalo che voglio farmi nel 2008 prima di un master duro, un master che inizierà a settembre e che è mio intendimento frequentare con tutta la volontà e la forza necessarie a Milano, per raggiungere il medesimo scopo:
- o copy o muerte ! –.

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