Faccio parte di quelli che si dichiarano estranei a oroscopi, astri, costellazioni e quant’altro, ma non c’è mattina che non dia un’occhiata scaramantica all’ultima pagina del giornale per vedere che voto da alla mia giornata la Sig.ra Giulia Procken, più filosofeggiante ed esistenzialista della Sig.ra Cristina, in forza a “Metro”.
5 settembre 1981, che significa Vergine e si legge: precisa, razionale, ambiziosa, analitica, ipercritica, egoista, nevrotica…insomma uno zuccherino, se ci aggiungiamo che sono figlia unica divento un soggetto caldamente da evitare.
Dimenticavo: ascendente bilancia e forse questo spiega quel tocco di follia, istinto, irrazionalità e insensatezza che puntualmente arriva a scardinare tutto il mio bel quadretto maniacale, costruito con tanta cura e devozione.
Come molti figli unici mi porto appresso il vizio di parlare da sola, lunghissimi monologhi, che spesso sfociano in veri e propri dialoghi con tanto di doppie voci.
Crescendo questa eredità fanciullesca ha iniziato a diventare un po’ “ingombrante”: difficile spiegare alla gente con chi intrattenessi discorsi tanto concitati e “sentiti”, così (pur senza mai abbandonare i miei amati soliloqui) ho cominciato a scrivere i miei flussi di pensiero, attitudine decisamente più innocua e politically correct.
Col tempo tra me e la scrittura si è creato un legame intimo e viscerale, un appuntamento imprescindibile, una terapia necessaria per perdermi e ritrovarmi; poi, senza accorgermene, come spesso accade tra medico e paziente ho finito col diventarne totalmente dipendente.
Dopo la laurea in Lettere ho iniziato a lavorare presso una piccola casa di produzione a Milano, con diverse mansioni, non ultima la stesura di testi per documentari e il supporto copy al reparto grafico.
Mi sono chiesta mille volte se sarei in grado di “vivere” di questa passione e ancora non sono riuscita a darmi una risposta, ma dopo attente e minuziose analisi ho istintivamente deciso di provarci.
Sabry
16 gennaio 2008
Profilo dei corsisti: Sabrina Carnelli
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