La mia vita è piena zeppa di “coincidenze”, che non possono essere attribuite alla semplice casualità. Tanto per iniziare, nasco nel 1987. Tanto per finire, morirò poi. Vengo al mondo nello stesso giorno del mio compleanno e i miei genitori biologici (che in futuro mi riveleranno di non essere mai stato adottato) portano – guarda caso – il mio stesso cognome.
Sono figlio unico fino all’età di 9 anni, poi scopro di avere una sorella maggiore che da sempre vive con me.
Sin da piccolo coltivo l’hobby, che dà i suoi frutti nel 2000, quando il mio giardino è ormai pieno di piante di passatempi. La mia passione più grande è la Passione di Cristo.
La mia famiglia mi reputa un creativo. Gli amici mi reputano un cretino.
La mia famiglia crede in me. Anche gli amici credono in me. Io non credo nei miei amici, soprattutto dopo aver scoperto che erano tutti amici immaginari, ma non l’avrei mai immaginato!
Già dall’asilo, con la prima paginetta di “Ape”, scopro quello che sarà per sempre l’Amore della mia vita: la Scrittura, mentre la Lettura risulta essere la mia migliore Amica e una fidata consigliera.
A 15 anni perdo la verginità ma fortunatamente la ritrovo – pochi mesi dopo – all’angolo di una rotonda.
Essendo particolarmente portato per le materie umanistiche, decido di frequentare il liceo scientifico. A 18 anni vinco il concorso di poesia “il Mondo delle passioni gioiose” con un componimento triste e introspettivo sulla solitudine. Alla fine del quinto anno conseguo la Maturità, anche se sono consapevole che “nella vita gli esami non finiscono mai” – e nemmeno le “notti prima” a quanto pare.
Dopo il liceo i miei genitori mi chiedono quale facoltà abbia intenzione di scegliere, e io scelgo la facoltà di non rispondere, della quale si avvalgo fino a quando decido di studiare Pubblicità e Marketing in una scuola di comunicazione. In realtà nella stessa scuola studio anche grafica, ma risulta essermi d’aiuto solo come conferma che è della Scrittura che voglio occuparmi e che le immagini probabilmente non fanno per me.
Attualmente, a pochi mesi dalla fine della scuola di pubblicità, vorrei potermi definire “disoccupato” ma sfortunatamente sono troppo occupato a cercare lavoro. Eh già! A Napoli abbiamo il grave problema dei rifiuti: ma a quante aziende dobbiamo mandare il curriculum prima che almeno una ci assuma?
Forse per saperlo dovrei iniziare a mandarlo qualche C.V.!
- Fiume Felice (Fausto Rio) -
21 gennaio 2008
Profilo dei corsisti: Fausto Rio
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