15 settembre 2008

Profilo dei corsisti: Deborah Cozzi

Entro. La stanza è piena di libri, alle pareti sono appese riproduzioni di manifesti pubblicitari, c’è odore di carta e inchiostro. Voi siete già seduti ai vostri posti, ognuno con il vestito che la vita gli ha messo addosso. Il mio è un camice bianco da laboratorio in spesso cotone.

Ho una formazione scientifica: sono laureata in scienze e tecnologie alimentari e ho un diploma di tecnico di laboratorio chimico biologico. Mentre frequentavo l’università insegnavo biologia e chimica alle scuole serali, ho imparato a essere sintetica, a tener viva l’attenzione, ad estrapolare i concetti fondamentali da far assimilare a menti stanche dopo 8 ore di lavoro e arrugginite da stagioni senza l’abitudine allo studio. Da 10 anni lavoro per un’azienda che commercializza materiale per il laboratorio e la mia attività principale consiste nell’aggiornamento del catalogo elettronico e nella realizzazione di testi per depliant e promozioni. Scrivo per tecnici che amano i termini di settore, gli schemi, le tabelle riassuntive, i dati certi, provati, certificati, ma sono uomini e donne che vivono in questo mondo e sono sensibili alle suggestioni che hanno effetto su mamme alla ricerca della perfetta merenda, casalinghe alle prese con l’annoso problema della pulizia dei pavimenti e seduttori impegnati nella rasatura. Dunque il compito di questo corso sarà quello di insegnarmi a fare meglio il mio lavoro, a giocare con le parole in modo da incuriosire, ad usare la musicalità della lingua italiana per far ricordare i prodotti che devo promuovere.

Scosto la sedia, mi accomodo, tento di lisciare un poco il camice con le mani, caccio in fondo alla tasca la tavola di Mendeleev. Guardo un attimo fuori dalla finestra, essendo questa una stanza virtuale ognuno vede il paesaggio che rende più virtuosa la propria ispirazione, io ammiro le alpi Pennine e il Monte Rosa che da 34 anni sono il mio visual. Accendo il portatile, sono pronta.

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