Che dire? In genere non amo molto parlare di me, poìché credo fermamente nella cangiante definizione di sé stessi e nelle incoerenti bizzarrie della propria storia personale. La personalità? Un qualcosa che non si può delimitare, un'altalenante ricerca di un proprio significato esistenziale. A volte però, qualcosa sfugge a questa regola, a volte bisogna uscire allo scoperto. Io lo faccio con discrezione...Sì, credo che lo pseudonimo sia un giusto compromesso. ;-)
La mia vita, fino a questo momento, è stata un continuo divenire di idee, creatività e scelte che mi hanno portato, all'età di 45 anni, a focalizzare un pò di più i miei pensieri in direzioni inaspettate.
Questa di cimentarmi con la scrittura professionale è una di quelle direzioni, da cui credo possa scaturire una sferzata aggiuntiva di energia creativa.(Ma quanto carichi bisogna essere?!)
Amo la scrittura, quasi quanto la psicologia, la PNL di Bandler e Grinder, l'analisi transazionale di Berne, e tutte le varie "trasformazioni alchemiche" del pensiero laterale. Ho una particolare predilezione per le opere letterarie degli scrittori della beat generation, in modo particolare di Jack Kerouac e del suo stile errante e irriverente. A mia volta scrivo per conoscermi e mettermi in gioco.
Del copywriting ammiro le battute folgoranti, le inaspettate e a volte canzonatorie evoluzioni semantiche: lo stile pubblicitario è come una nuova creatura da educare, coltivare...coccolare.
E allora, forza! Diamoci dentro. Le sfide da raccogliere nella vita sono tante. Imparare vuol dire addentrarsi in territori sconosciuti da cui ricavare linfa vitale. La meta è irrilevante. Quello che più conta è il cammino.
Un caro saluto ai nuovi compagni di viaggio.
19 gennaio 2009
Profilo dei corsisti: Red Copy
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