Non c’è niente di peggio che scrivere deliberatamente di sé, tranne quando ci viene richiesto.
Eccomi, non io ma una terza persona.
Maldenti mio pseudonimo stenta tra un ufficio commerciale che lo sopporta ancora bene e scritture cicliche, bisognose credo di nuovo respiro.
Sono anni che insegue un cambiamento restando seduto davanti a uno schermo identico a sé.
Per questo si arresta, pensa, cerca, e trova Scrittura.org. Subito, l’orrore di mettersi a chattare di nuovo dopo esserne guarito, poi la risalita, il sollievo per un istinto benevolo, la giusta simpatia per il gruppo redatto.
Mai studiato più dal 1997, oggi riprende non senza alcune riserve che vorrà sciogliere o trasformare in azione.
Formazione universitaria e storia professionale spesso lontane dalla scrittura, lui no. Mai.
E quando non ha scritto, ha pensato di scrivere, ha scritto con la testa.
Crede nella parola, data e ascoltata. Nel suono e nel ritmo delle parole, nel gioco e nel giogo di queste sillabe o sibille.
Nelle sue lettere commerciali ha forse scritto troppo e professato poco; è giunto il momento – ha pensato – di tornare a scuola di parole, di ricrearle e venderle anche al commercio, all’azienda; imparare a scrivere per e non solo di.
All’uopo, inciso storico-biografico.
Nella cittadina della bassa Romagna dove è cresciuto, incontra un piccolo mostro vocale, è il 1985. Non sono più riusciti a liberarsi l’uno dell’altro; Maldenti deve a questa lunga amicizia la sua più nota avventura co-autorale. Parole messe in musica, a cavallo di una voce animatTissima, poetica, forse profetica. Parole in metrica.
Paroliere quindi sì, lo è stato, forse lo sarà. Ma scanzonato, mai troppo cosciente o professionale: giocoso, sì. Seriamente.
Altre occasionali scritture in prosa e poesia di cui non conserva quasi il ricordo precedono e seguono svolazzi giornalistici, redazioni per amici, correzioni, affinamenti, adattamenti… per questo ha pensato a Scrittura.org?
Al momento scrive molte lettere, è preso da un carteggio compulsivo e generalizzato.. tenta di collaborare con artisti che loro malgrado gli danno credito.
L’azienda per la quale lavora lo occupa solo in parte, permettendogli di vivere materialmente e formarsi o riformarsi anche così.
Con le briciole di umiltà raschiate dalle tasche si cimenta in questa proposta di Scrittura.org, certo che sia - comunque vada - l’inizio di un nuovo corso.
Per il resto, grazie, di averci ascoltato, e dell’ascolto in cui confido, confidiamo.
Mm
16 aprile 2008
Profilo dei corsisti: M. Maldenti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento